Pare davvero di essere tornati alla Napoli raccontata nel libro “Napoli e La Pizza, la Storia comincia da qui”, quella Napoli in cui la pizza, cibo povero, sfamava i meno abbienti: la si mangiava anche fredda, senza buttar via nulla. Erano glia anni della miseria.

Ma qui non parliamo di Napoli e non parliamo degli anni del pre e post guerra: siamo nel 2013 e la crisi si fa sentire nelle città, nei paesi, le fasce più deboli si impoveriscono.

In molte zone d’Italia nascono iniziative anti spreco a vantaggio dei più sofferenti: un esempio è quello dei “buoni pizza” di Osnago, per evitare di buttare cibo ancora buono. L’iniziativa lombarda cresce all’interno del progetto “Adotta una famiglia” (promossa dal Comune di Osnago in collaborazione con le parrocchie) per sostenere le famiglie disagiate. Da qualche tempo due locali della vicina Merate, il mercoledì’ e il venerdì, a fine giornata, permettono ai volontari di ritirare gli alimenti avanzati, ma buoni, fra cui anche pizze e tranci. Poi un gruppo di volontari distribuiscono il cibo, a turno, a cinque di Osnago.

Un esempio virtuoso da diffondere.